Finalmente dopo svariati tentativi, grazie soprattutto all’aiuto dei responsabili del sito, sono riuscito a ritornare nelle mie pagine.
E’ un evento che potrebbe sembrare banale, magari forse lo è, non saprei, ma nella mia attuale situazione mi sembra come un raggio di luce a squarciare un cielo tempestoso.
Ci si accontenta di poco a volte ma spesso quel poco non arriva.
Succede anche a livello più generale: tutti vediamo come basterebbe poco per disinnescare una situazione pericolosa. Pochissimo, pure. Eppure quel poco nessuno lo fa, tutti lo vedono ma nessuno ci mette mano. E così le cose peggiorano fino a diventare tragiche.
E’ come se stessimo scivolando verso un abisso, non rapidamente ma piano piano.
Vediamo l’abisso, ci rendiamo conto della situazione eppure non facciamo niente.
È così che poi ci si finisce dentro.
Non me lo invento certo io: è già successo parecchie volte nella storia dell’umanità.
Penso per esempio al famoso dispaccio di Ems, manipolato dal Bismarck, che indusse Napoleone III a dichiarare guerra alla Prussia e, quindi, ad andare incontro alla sua più completa disfatta.
Il momento che stiamo vivendo è piuttosto ingarbugliato, teso e potenzialmente esplosivo. Siamo nella condizione di poter continuare a vivere in pace oppure di ritrovarci dentro una disastrosa terza guerra mondiale.
Di fronte ad eventi di questo tipo ci siamo spesso chiesti: com’è potuto accadere, come hanno fatto a non anti – vedere l’abisso in cui stavano precipitando?
E dopo tutte le esperienze passate, come facciamo noi, oggi, a non prevedere la catastrofe che ci si prospetta?
I popoli tutti, dell’Europa almeno, dovrebbero scendere in strada non tanto contro la terza guerra mondiale, ma contro la sua eventualità. E’ il minimo che potremmo e dovremmo fare.
Comunque, visto che non abbiamo molta razionalità per salvarci, speriamo almeno di avere fortuna.
Non è gran cosa ma non mi pare abbiamo molto di più.
Grazie ancora ai tecnici del dominio e buona fortuna per tutti noi!