HO CONOSCIUTO, CONOSCO … (04-01-2023)

Questa volta voglio parlare di una persona a me cara che sta vivendo un momento difficile.

Nel mondo ne succedono di tutti i colori: ragazzi che si ammazzano in guerra; ragazzi che si schiantano incoscienti sulle strade; persone che muoiono annegate nel tentativo di dare una svolta positiva alla loro esistenza …

E poi tutti gli altri morti, per cause naturali e non.

Le statistiche dicono che ogni giorno, sulla Terra, muoiono circa 150.000 persone. Una città.

Una enormità.

E non si contano le persone che si ammalano e soffrono.

Ma torno all’inizio perché un conto è il dolore degli altri che magari ti colpisce ma che in realtà ti sfiora e passa via, un altro conto è la sofferenza di chi ami, di chi conosci da una vita, di chi ti sta accanto e in un certo senso vive dentro di te.

Tutte le sofferenze feriscono, quelle della persona cara fanno sanguinare.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio’ scrive Montale con l’essenzialità che lo contraddistingue.

Siccome io non so essere così succinto aggiungo: non solo le ho scese con te mano nella mano, abbracciato a te, ma le ho anche salite.

E non solo le scale ma abbiamo corso insieme anche le montagne russe e ci è toccato pure il ‘cerchio della morte’.

Non sono stati sempre rose e fiori, non ci sono mancate difficoltà e tensioni come capita a tutti.

E tuttavia il nostro legame ha resistito, è stato più forte di qualsiasi contrarietà.

Sembra incredibile affermarlo adesso, quando ormai molti rapporti non riescono a sfidare un decennio.

Come ci siamo riusciti non lo so e forse farei fatica a spiegarne il segreto: ma è successo.

Oggi siamo ad uno snodo capitale in cui tu sei chiamata a giocarti tutto.

Perché le cose siano andate in questo modo crudele è avvolto nelle nebbie del fato.

Ci è toccato, però, ti è toccato e non ci si può fare niente.

Resta ancora uno spiraglio e dobbiamo fare di tutto per tenerlo aperto.

Mettiamoci in mezzo, facciamoci forza, e impediamo al destino di chiuderlo.

Chissà.

Ci sono rapporti che durano un soffio di vento.

Il nostro dura da decenni.

Merita un’altra chance!