Lo sport inglese ha preso l’abitudine di cominciare in ginocchio alcuni dei più importanti eventi cui partecipa. Il campionato mondiale di calcio in questo senso è una vetrina perfetta.
Per condannare il razzismo (di cui sono vittime i neri d’America); per denunciare un’aggressione (della Russia contro l’Ucraina, per esempio); per biasimare le infamie di un regime oppressivo e sostenere una ribellione di popolo (quello che sta succedendo in Iran) …
Ma i loro misfatti?
Lasciamo stare il bombardamento di Dresda con le migliaia di civili inermi bruciati vivi fin dentro i rifugi: erano in guerra contro Hitler e hanno lavato via così le loro scelleratezze.
I massacri compiuti in India?
Gli obbrobri di cui si sono macchiati in Africa?
L’atto di forza prodotto contro l’Argentina a proposito delle Malvinas?
I bombardamenti di popolazioni inermi condotti con gli USA in Serbia e in Iraq?
Tanto per richiamare soltanto qualche episodio.
Si inginocchiano solo per le nefandezze degli altri?
E per le loro?
Per le quali dovrebbero vivere in ginocchio buona parte della loro giornata.
Questo è il nostro mondo, impastato di ipocrisia fin nel midollo.
Perché inglesi, francesi, americani non sono credibili nella loro campagna contro la Russia?
Perché così tanti Stati e popolazioni non condividono la loro crociata?
Semplice: non hanno le carte in regola per poterlo fare.
Non hanno mai fatto una limpida autocritica.
Non solo: in altre parti del mondo, anche oggi, continuano a bombardare, a scatenare rivolte, ad accendere focolai di guerra.
In nome dei diritti e della dignità umana?
No.
Semplicemente per tutelare i propri interessi.
È con questo giustificata l’invasione russa dell’Ucraina?
Non credo.
Ma a stracciarsi le vesti non possono essere i signori di cui sopra.
Che hanno fatto e stanno facendo le stesse cose in altre parti del mondo. Mantenendo, però, il focus solo sulla Russia.
In ogni caso la genuflessione degli inglesi risulta penosa e irritante.
Il cambiamento ci sarà, se mai ci sarà, solo quando tutti i popoli reciteranno il ‘mea culpa’ per i crimini commessi: ognuno per la sua parte.
E daranno inizio, da lì, a una nuova era: di riparazione e di solidarietà.
Il resto è solo irricevibile falsità.
Fumo negli occhi e cattiva coscienza.