LIBRI (08-10-2022)

Stiamo traslocando e abbiamo già buttato un sacco di libri.

Alcuni erano messi veramente male, altri però erano ancora validi.

I libri stanno scomparendo.

Si sta dissolvendo la fisicità di tutti i supporti.

Conosco persone che non hanno più alcun libro, non hanno lettori di alcun tipo, hanno solo il cellulare.

La musica gliela manda Spotify,

I libri se li fanno leggere da Audible.

E pensare che fino a qualche tempo fa c’erano individui, illetterati per lo più, che acquistavano dei libri ‘finti’ per riempire le parti aperte del mobile del soggiorno.

Con quei dorsi vuoti volevano ingannare i visitatori: far credere che in quella casa qualcosa si leggeva.

Tanto era considerata la lettura e, più in generale, l’acculturamento.

Penso che adesso succeda il contrario.

Tutti si ingegneranno a nascondere i pochi libri in dotazione, a vergognarsene perfino, qualora venissero scoperti.

Il 7 febbraio 1497 i seguaci del Savonarola bruciarono in piazza a Firenze cataste di oggetti ritenuti peccaminosi: tra questi dipinti e anche molti libri.

Numerosi altri roghi furono accesi nel corso dei secoli fino agli ultimi, i più odiosi forse, organizzati dai nazisti nel 1933.

Questi episodi sono sempre stati esecrati dagli uomini liberi: tutte le generazioni di studenti sono state spinte a condividere la condanna e il disprezzo morale.

Ai nostri giorni i libri non sono più bruciati nelle pubbliche piazze ma vengono silenziosamente spediti al macero.

Li si immette furtivamente nei cassonetti, li si butta nelle discariche improvvisate a cielo aperto, chi ha la stufa li usa per avviare il fuoco in inverno.

Nessuno li vuole, né privato né pubblico.

Se telefoni a qualche Istituzione offrendo libri ti rispondono piccati, quasi offesi.

Perché ci siamo tanto indignati con coloro che i libri li hanno bruciati mentre noi, tranquillamente, li gettiamo nei cassoni dell’immondizia?

Ormai abbiamo scelto, basta con la fisicità della carta, basta anche con i supporti per ascoltare la musica: con un cellulare e qualche abbonamento si può disporre di tutto.

È un altro mondo, rispetto a quello in cui siamo cresciuti e ci siamo formati.

Un mondo che dovrebbe scusarsi con Savonarola e con i nazisti visto che, in fondo, fa esattamente le stesse cose.

E se ad un certo punto scoppiasse nel Sole una tale tempesta magnetica da accecare in un sol colpo tutti gli strumenti e i supporti elettronici esistenti sulla Terra?

Non è mai successo ma l’evento è stato più volte evocato.

Il risultato?

Resteremmo in un batter d’occhio senza cultura, senza storia, senza poesia, senza musica: senza niente, insomma.

Ci troveremmo azzerati come i primi uomini che hanno calcato le plaghe terrestri.

Molto peggio dei cosiddetti primitivi che almeno possono contare sulla tradizione orale gelosamente conservata, coltivata e tramandata dagli anziani.

Fantascienza?

Forse.