*)
Ho seguito il programma di Riccardo Iacona sulla crisi energetica e su come viene affrontata da vari Paesi europei.
Il programma si è interessato soprattutto del Portogallo.
Questo Paese, che si affaccia sull’Atlantico ed è ricco di sole e di vento, è all’avanguardia per quanto riguarda la produzione di energie ‘verdi’ e rinnovabili.
Sfruttando l’oceano, il sole e il vento in pochi anni produrrà più dell’80 % dell’energia di cui ha bisogno.
Ma poi ho sentito che la Croazia avanza sempre di più dentro l’Adriatico per attingere alle riserve di gas dei fondali marini
E l’Algeria, per gli stessi motivi si avvicina sempre di più alla Sardegna.
Per non parlare poi dei miracoli che stanno compiendo la Germania e la Danimarca, tanto per citare solo 2 Paesi.
E noi?
Stiamo a guardare.
Indietro su tutto.
E allora mi chiedo: possibile?
Cosa fanno i nostri politici oltre a battagliarsi in maniera indecorosa per conquistare i seggi al Parlamento?
Com’è possibile che abbiamo una classe politica così impreparata, così incapace, così poco sollecita nel tutelare il benessere del popolo, così incline alla verbosità, a triturare il nulla dentro il pestello del proprio personalissimo tornaconto?
Ahinoi, evidentemente è possibile.
*)
Chiedo scusa ma non capisco le interminabili onoranze funebri tributate alla regina Elisabetta.
Non capisco le maree di persone che sostano lungo i percorsi per omaggiarla né quelle che fanno file chilometriche per poter accedere nei dintorni della sua bara.
Capisco che i suoi parenti più stretti ingigantiscano il tributo: serve loro per conservare e aumentare il prestigio della monarchia. L’Istituzione che, in un mondo che se la passa decisamente male, permette loro di condurre un’esistenza da sogno.
Non capisco i milioni di inglesi (perfino gli scozzesi, pensa te!) che portano fiori e piangono addirittura: persone che non ce la fanno più a tirare avanti e per le quali la carretta della vita si fa sempre più pesante.
Tutti in fila per omaggiare una quasi centenaria signora che ha condotto un’esistenza più che dorata, alla faccia delle loro difficoltà e ristrettezze.
Posso capire che, tra gli umani, ci siano persone che acquisiscono, rispetto alla massa, dei meriti particolari: penso a Gino Strada, per esempio o a madre Teresa di Calcutta.
Persone che hanno speso la loro vita a favore degli altri, in particolare dei più disgraziati e bisognosi.
Ma un sovrano, che è sempre stato venerato da tutti quelli che l’hanno circondato, che ha trascorso la sua esistenza in abitazioni da favola, che non ha mai saputo che cosa vuol dire vivere un’esistenza ‘normale’, perché una tale persona deve essere ossequiata in maniera tanto appariscente anche dopo la morte?
Non lo capisco.
Meno ancora capisco i nostri media, televisioni in testa, che dedicano a quegli eventi un’enfasi e uno spazio – tempo inusitati.
Capisco che sia funzionale alla campagna elettorale in corso: induce gli elettori ad interessarsi a questioni di nessun conto e a non concentrarsi sulle reali emergenze.
Serve ai politici per ‘svicolare’ dai problemi e per non assumere impegni precisi sulle questioni più scottanti.
Elisabetta è stata una governante che poteva anche essere accompagnata nell’ultimo viaggio in maniera molto più rapida, semplice e sobria.
Senza essere ‘usata’ per altri scopi: come stanno facendo i suoi successori e molti altri potenti in giro per il mondo.
Capisco i ‘manovratori’ insomma, non capisco il popolo ‘manovrato’ che si presta al ‘gioco’.