GUERRA ATOMICA (04-09-2022)

Non mi sembra più soltanto uno spauracchio.

Non è nemmeno più soltanto un’ipotesi: perché è stata evocata.

Come si arriva alla guerra atomica?

Non ci si arriva di colpo, all’improvviso.

Nessuno si alza la mattina e di punto in bianco dice: ‘oggi scateno la guerra atomica’.

No, ci si arriva per gradi, un po’ alla volta, durante o al culmine di una guerra di un altro tipo.

Una guerra qualsiasi, come quella attuale tra Russia e Ucraina.

Perché la guerra – tutte le guerre – è una china scivolosa nella quale ci si immette per alcuni motivi e con determinati propositi: nessuno dei contendenti, però, può sapere dove finirà quella china, dove porterà quella discesa.

D’altra parte le bombe atomiche sono già state sganciate, non una ma due: com’è noto le hanno ‘calate’ gli USA nelle due arcinote città giapponesi.

Era proprio necessario ricorrere alla bomba atomica?

Non ne bastava una?

L’argomento è in parte tabù e in parte divide ancora storici, studiosi e gente comune.

Forse la seconda guerra mondiale sarebbe finita ugualmente, forse si trattava solo di aspettare un altro po’. Chi può dirlo?

Adesso sono state adombrate, non ancora direttamente minacciate ma certamente spinte sul proscenio.

Non so se gli USA, magari attraverso l’Inghilterra, vogliono provocare la Russia al punto da ‘costringerla’ a ricorrere alle armi atomiche (che adesso chiamano ‘tattiche’, per attenuarne l’impatto nell’immaginario collettivo): così da spartire con qualcun altro l’enorme responsabilità storica di averlo fatto.

Non so nemmeno se la Russia, ‘costretta’ alla canna del gas (sic!) darà il via a quello che, per l’Europa almeno, potrebbe diventare una specie di mortale giudizio di Dio.

Non so ma temo: perché mi pare che stia ormai prevalendo la follia.

Nell’uno e nell’altro campo.

Il fatto che si parli tranquillamente di armi atomiche mi pare già qualcosa di inaccettabile.

La cosa mi spaventa ancor di più considerando l’atmosfera’ che respiriamo in questo periodo storico: nessuno protesta più, nessuno grida contro l’enormità delle ipotesi che vengono messe sul tavolo, nessuno si muove.

Si manifesta (in pochi e spesso anche in forme violente) per i motivi più disparati (il caro bollette, i diritti lgbt, il diritto a non vaccinarsi, il caro libri scolastici, la carenza di personale sanitario …): ma contro questa eventualità, che dovrebbe vedere i popoli riempire le strade e le piazze, non si muove nessuno.

Questo fa veramente paura.

Nell’ecatombe atomica, come ho detto, si scende piano piano, un po’ alla volta, ogni giorno sempre più giù.

E stiamo scendendo.

Forse siamo addirittura a buon punto.

E non facciamo niente?

Forse non tutti sanno che in Italia sono stivati un bel numero di ordigni nucleari (90, pare): parte in provincia di Pordenone, parte in provincia di Brescia.

Questi depositi sono custoditi e controllati da militari USA: vuol dire che noi italiani non vi abbiamo accesso e, naturalmente, non abbiamo alcuna voce in capitolo nella loro eventuale utilizzazione.

Non so immaginare che cosa potrebbe succedere se un ordigno atomico centrasse uno di quei siti (la cui dislocazione sarà sicuramente nota ai russi).

Potrebbe, per esempio, andare per aria mezza Italia.

E noi non diciamo niente?

Non facciamo niente?

Dormiamo sonni tranquilli?

Che ce li teniamo a fare tutte quelle bombe atomiche, di cui non possiamo in alcun modo disporre?

Lascio stare l’amerikano Mario Draghi, per tanti motivi legato a doppio filo agli USA (per non parlare del povero Di Maio che non sa più chi incensare pur di rimanere a galla) ma Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica, non ha nulla da dire in merito?

Non è lui il difensore primo e massimo del popolo e del territorio italiano?

La sudditanza verso gli USA gli annebbia a tal punto la vista da non vedere l’estremo pericolo che ci minaccia?

Per concludere: spero si tratti di un mio eccesso di premonizione ma gli elementi già in gioco non mi sembrano così aleatori.

Le generazioni future diranno: ma come hanno fatto a non capire, com’è stato possibile che non abbiano fatto proprio niente’ ? Né il popolo né le autorità preposte?

E’ proprio così: qualcuno ha capito ma nessuno muove un dito.

D’altronde è già successo.

Pare che per la nostra specie le cose debbano andare sempre in questo modo.