Brevemente.
Mi pare diventato il megafono di Biden.
Il suo portavoce.
Enfatizza i suoi slogan, a volte addirittura li precede e li amplifica.
Parla mai dell’Italia?
Da tempo non sento più una parola sul nostro Paese.
È tutto preso dalla Russia e dalla guerra contro l’Ucraina.
Prima insisteva sui soldi che dovevano arrivare dall’Europa per far ripartire il Paese.
Li ha richiesti nei tempi dovuti, credo.
Sono arrivati?
È partito qualche progetto?
Io non ho sentito più niente e non so più niente.
So solo che siamo in una situazione tragica, anche a prescindere dalla guerra e dal Covid.
Disoccupazione generalizzata, inflazione galoppante, siccità micidiale, licenziamenti a raffica, migranti a go go … C’è altro? Moltissimo altro ancora che, tuttavia, non traspare minimamente dai discorsi del salvatore della patria.
Capisco che sta lavorando per sostituire Stoltenberg a capo della Nato ma dovrebbe dirlo, così sarebbe tutto più chiaro.
Potremmo anche scegliere un altro Presidente, uno che si interessi finalmente delle questioni nazionali.
Questo Draghi, portavoce di Biden, a noi non serve più.
Non ci serve più il Draghi che compra il gas liquido americano a prezzi maggiorati, che sta portando l’Italia a livello della Grecia di qualche anno fa.
Va’ dove ti porta il ‘cuore amerikano’, mister Draghi e lascia che noi troviamo il modo di sopravvivere.
Forse ci riusciremo anche senza di te.
A questo punto, penso, meglio senza di te.