PROSPETTIVE (28-05-2022)

Considero solo 2 eventi: la guerra in Ucraina e le tempeste di sabbia che stanno soffocando il Medio Oriente.

Lascio da parte terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani e tsunami e chi più ne ha più ne metta.

*) La guerra in Ucraina, innanzi tutto.

Ha sancito la spaccatura dell’Europa. Militare, economica e culturale.

Cominciata dalla Russia, ostinatamente prolungata dall’Inghilterra e più ancora dagli USA.

Non si può dire che sia un evento positivo.

Un’Europa dall’Atlantico agli Urali sarebbe stata fortissima: la tecnologia e la creatività dell’Occidente unite alla potenza militare e alla ricchezza di materie prime della Russia avrebbero costituito un blocco forte e insuperabile.

Eventualità che gli USA e il mondo anglosassone in genere vedono come il fumo negli occhi e fanno di tutto per farla fallire.

Riuscendoci, almeno per il momento.

Hanno scommesso sulle debolezze, le gelosie, i contrasti e la miopia degli europei e hanno visto giusto.

l’Europa sarà sempre più debole e divisa.

Sempre più povera.

Sempre meno felice.

*) L’Iraq, in particolare, ma un po’ tutto il Medio Oriente sono stati investiti da una raffica di impressionanti tempeste di sabbia.

Che testimoniano una volta di più la realtà dei cambiamenti climatici in atto.

Se consideriamo la storia del nostro pianeta, vediamo che nel corso dei millenni è andato incontro ad una serie ininterrotta di mutazioni. A dei veri e propri epocali stravolgimenti.

Ogni volta si sono verificate estinzioni in massa di numerose specie di viventi con relativa successiva comparsa di nuove.

In genere le prime a scomparire sono state le specie più diffuse, quelle dominanti.

Tutto questo dovrebbe farci riflettere e indurci ad adottare le misure e i comportamenti più efficaci, senza cadere nell’isteria.

Non c’è dubbio che i comportamenti e gli stili di vita degli uomini influiscono su questi cambiamenti, soprattutto sulle loro dinamiche più negative ma sarebbe errato pensare che siano gli unici fattori scatenanti.

Forse non sono nemmeno i più influenti anche se si possono sicuramente ritenere coagenti.

Per farla breve dovremmo fare di tutto per ridurre il nostro impatto negativo sul pianeta, senza isterismi ma consapevoli di dover affrontare ben altre imponenti sfide, indipendenti dai nostri comportamenti.

Ciò che di più sbagliato possiamo fare sono le guerre.

Se abbiamo una chance di salvezza questa consiste nel fare dell’intera umanità una sola comunità.

Dovremmo evitare tutto ciò che comporta divisione e contrapposizione.

E con questo ritorno al primo punto.