Un guerrafondaio.
Un personaggio pericoloso che, forse, gioca a fare il Kennedy della situazione.
I meno giovani ricorderanno che il bravo e osannato J. F. Kennedy, all’inizio degli anni ‘60, giocò a sfidare l’URSS fino al limite della guerra atomica.
Nella circostanza fu Krusciov, il capo dell’URSS, il più saggio: non raccolse la sfida, lasciò cadere l’azzardo e tutto si sgonfiò.
Non so se Biden voglia spingersi tanto avanti né se sia nel pieno possesso delle sue facoltà visto che il suo stesso staff deve spesso intervenire a ‘correggere’ le sue dichiarazioni.
Sia in Europa che in estremo Oriente accende micce in faccia ai suoi competitor, per impaurirli e, nello stesso tempo, per sfidarli.
Negli anni ‘60, come ho scritto, tutto si normalizzò ma non è detto che le cose vadano sempre allo stesso modo.
Anzi, quasi mai la Storia si ripete uguale.
Ho considerato Trump il peggior presidente degli USA ma devo ricredermi: Biden mi sembra sommamente più pericoloso.
Sarà per la maledizione che da sempre accompagna i presidenti democratici: si presentano più liberal, più attenti alle problematiche sociali e più aperti nella gestione degli affari internazionali.
Nei fatti sono spesso più inclini a scatenare guerre o, almeno, a permettere atti di forza in ogni parte del mondo.
Non mi voglio impancare ad analista della situazione internazionale ma è un dato di fatto che gli USA da un po’ di anni sono costretti sulla difensiva: soprattutto sul piano economico e anche dello sviluppo tecnologico.
La Cina sembra avere una marcia in più: lo si capisce anche considerando che una buona parte del debito pubblico americano è proprio in mano cinese.
Come spesso è accaduto nel corso della Storia, gli USA non intendono cedere a nessuno il bastone di potenza mondiale egemone anche perché detengono ancora un potenziale bellico enorme, terrificante.
Sono come un immenso gigante di gomma che ‘gioca’ il ruolo di gendarme dell’umanità: rotea armi micidiali ed è ancora capace di distruzioni imponenti.
Se fosse saggio dovrebbe leggere con realismo la situazione, accompagnare con giudizio la sua decrescita, assestarsi e poi, se mai. ripartire.
Se invece imbufalisce e diventa come un toro nell’arena, rischia di esplodere con danni incalcolabili per la nostra civiltà e per l’intera umanità.
Spero che i consiglieri di Biden siano più assennati di lui.
Nel frattempo non mi resta che aspettare e auspicare il ritorno di Trump.
Chi l’avrebbe mai detto?
(D’altra parte la pochezza dei nostri attuali governanti già mi ha fatto rimpiangere Andreotti. Tutto il resto diventa possibile).