LA LIBERTÀ (29-04-2022)

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone …’

Cantava G. Gaber.

La libertà assoluta non esiste, nel mondo della vita.

Né tra gli animali né tra i vegetali.

Prendete un lupo, un’ape o una formica: possono fare quello che vogliono?

La risposta è talmente ovvia che la domanda risulta retorica.

Lo stesso dicasi dei vegetali: ogni individuo deve tenere conto di chi gli sta vicino. E anche dei semi che arrivano da lontano.

Venendo a noi, esiste una libertà assoluta per gli individui?

Certamente no. Per chi la volesse praticare il posto finale sarebbe il manicomio.

E i popoli, possono ritenersi assolutamente liberi?

Non era libera Cuba, all’inizio degli anni ‘60, di accogliere nel suo territorio gli armamenti dell’URSS?

Eppure Kennedy (il santo Kennedy) ha minacciato la guerra atomica per impedirlo.

E non era libero il Cile di Allende di avere il presidente democraticamente eletto che è stato in vece ucciso dai militari di Pinochet supportati dagli USA?

Vogliamo citare le Malvinas – Falkland, isole sperdute nell’oceano Atlantico che l’Inghilterra ha voluto riconquistare a suon di Cannonate?

E Gibilterra? Una enclave inglese in territorio spagnolo: ogni volta che la Spagna accenna ad un suo possibile ritorno alla nazione cui geograficamente appartiene, l’Inghilterra è pronta a minacciare l’intervento armato.

Mi fermo qui. Ho citato solo alcuni dati per far vedere e capire come in realtà né gli individui né i popoli sono ‘assolutamente’ liberi.

Non lo sono mai stati, non lo sono e forse non possono proprio esserlo.

Per i primi vale l’affermazione di Aristotele: l’uomo è un animale sociale.

Per i secondi, data la natura dell’uomo e le dinamiche delle aggregazioni sociali, conta quanto teorizzato da Machiavelli.

Che, in realtà, non ha inventato nulla di nuovo visto che le sue idee erano già state sapientemente anticipate da Esopo e Fedro, almeno.

Machiavelli ha dato una veste teorica all’andamento degli accadimenti storici.

Queste considerazioni ci dovrebbero far meditare sugli eventi in corso per capire anche da quali motivazioni sono mossi gli attori sulla scena.

Inghilterra e USA hanno veramente a cuore le sorti dell’Ucraina?

Come mai non ho visto per gli iracheni e i siriani tutto il buonismo lacrimoso che gronda oggi a favore dell’Ucraina dalle TV, dai giornali, dai discorsi dei leader politici … ?

Eppure americani e inglesi hanno fatto stragi, massacri e immani distruzioni.

Si potrebbe dire che succede sempre così, noi uomini siamo fatti così.

Da più di 2000 anni piangiamo sulla terribile sorte toccata a Gesù crocifisso: non ho mai sentito una parola di compassione per i 60.000 (sessantamila!) seguaci di Spartaco che Crasso ha fatto crocifiggere lungo la via Appia.

Indignarsi per l’occupazione russa dell’Ucraina, signori Mattarella, Letta and C., va bene ma se lo sdegno è a senso unico e non si accende anche quando i massacratori sono gli altri, gli amici, allora non è credibile.

Concludendo: parlare di libertà ‘in assoluto’ è solo un artificio retorico che viene usato, quando serve, per sostenere una tesi o il suo contrario.

E chi si straccia le vesti a senso unico, più che consenso, suscita pena e commiserazione.