Biden dice, scrive, urla: Putin è un macellaio e un criminale.
Sottoscriviamo.
Putin è un capo che ha scatenato una guerra e nelle guerre, si sa, capita di tutto.
Non dovrebbe essere così, ma è così. Soprattutto nelle guerre moderne nelle quali, a differenza di quelle ‘antiche’, muoiono più civili che militari.
E quando dico civili intendo anche vecchi, bambini, donne, malati disabili …
È quello che sta succedendo in Ucraina (oltre che nello Yemen e chissà in quante altre parti del mondo).
I nostri politici, tutti i politici occidentali Johnson e Biden in testa, tutti i mezzi di informazione danno ampio risalto a ciò che sta accadendo e accendono l’indignazione generale. Giustamente.
Purtroppo, però, e non a caso, sono tutti vittime di una perdita improvvisa e totale di memoria.
Tutti i presidenti americani del dopoguerra si sono distinti per aver fatto una serie ininterrotta di guerre: alcune dichiarate, altre ‘nascoste’.
Guerre micidiali con migliaia di morti, soprattutto civili: donne, bambini, vecchi e malati squarciati dalle bombe, dilaniati e disintegrati dal fosforo.
E non sto parlando di ‘macellai’ di professione ma di persone che, talvolta, hanno lasciato nella storia un’immagine positiva di sé, che mal si concilia con la loro politica reale.
Mi riferisco, per esempio a J. F. Kennedy che diede, di fatto, inizio alla fase più sanguinosa della guerra nel Vietnam.
O al presidente Obama: che non dichiarò formalmente alcuna guerra ma autorizzò una serie impressionante di bombardamenti in Siria, Libia, Iraq, Yemen, Somalia, Afghanistan … con decine di migliaia di vittime civili.
E Kennedy è passato alla storia come il presidente della Nuova Frontiera mentre Obama ha addirittura vinto il Nobel per la pace (!!!)
E poi le guerre le hanno fatte anche Nixon e Carter, Reagan e Bush padre, Clinton e Bush figlio.
Nessuno di questi presidenti è stato additato al pubblico disprezzo, nessuno è stato chiamato a rispondere degli orribili crimini commessi contro l’umanità, nessuno ha rischiato l’arresto in nessuna parte del mondo, tutti se ne sono sempre andati in giro (e ancora vanno) ammantati di gloria.
I viventi vengono ancora riveriti, rispettati e strapagati quando partecipano a qualche conferenza.
Signora Del Ponte, lei che è stata ed è un magistrato duro e inflessibile, che ha chiesto la condanna di tutti i capi Serbi responsabili di crimini odiosi, che sollecita l’arresto internazionale di Putin, perché non ha mai detto una parola sui presidenti americani o sui primi ministri inglesi loro aiutanti?
Perché non sollecita anche l’incriminazione e l’arresto di Clinton, Obama e Bush figlio che si sono macchiati di scelleratezze altrettanto esecrabili?
Cari signori non si tratta di stare con questo o con quello, contro questo o quello, si tratta solo di un minimo di verità storica, di giustizia ‘vera’, quella che è uguale per tutti.
Diversamente il vostro attuale accanimento contro Putin puzza lontano un miglio di pregiudizio ideologico.
Mi dispiace dirlo ma non siete voi le persone più indicate per chiedere certe misure e nemmeno Biden, che ha sempre approvato tutte le guerre promosse dai presidenti americani e i bombardamenti di Obama.
Voi che avete commesso le stesse atrocità o che le avete coperte e taciute: voi che all’epoca (parliamo di qualche anno fa, non delle guerre puniche) vi siete girati dall’altra parte e non siete andati a girare i filmati tra i bambini maciullati dalle bombe o le donne violentate e massacrate.
Sapete l’effetto che avete ottenuto?
L’indifferenza. E’ atroce dirlo ma è così. Avete indotto le persone a pensare che tanto così fan tutti e a ritenere la vostra indignazione una presa di posizione di parte, un’operazione politica portata avanti con il solo scopo di colpire un avversario.
Scendete dal piedistallo in cui vi siete messi, non è quello il vostro posto, abbandonate i toni moralistici, non vi si addicono: indossate l’abito della penitenza e pregate il nuovo macellaio, vostro collega e imitatore, di farla finita.
Ne guadagnerete voi, lui e l’umanità intera.