EMERGENZA UMANITÀ (02-04-2022)

Stiamo sfruttando il pianeta al limite della nostra sussistenza. E delle sue possibilità.

Carbone e petrolio a go go; gas a manetta, anche con il disastroso sistema del fracking.

Non solo: abbiamo cominciato ad intaccare le falde acquifere più profonde, quelle che vengono reintegrate solo molto lentamente.

Negli USA c’è nell’ovest un lago sotterraneo profondo che va da nord a sud: questa riserva, non ripristinabile, è già stata intaccata. Vi si attinge acqua in maniera massiccia per coltivazioni che ne hanno bisogno ma che non dovrebbero insistere in quei posti. Anche gli allevamenti richiedono uno smisurato consumo d’acqua.

La città di Las Vegas è nata e si è sviluppata in un luogo desertico, assorbe e consuma quantità impressionanti di acqua, attingendola dal fiume Colorado, il cui livello sta diminuendo rapidamente.

Si prospetta, e non solo in America, una crisi dell’acqua dalle proporzioni immani, che scatenerà conflitti paurosi.

Sappiamo tutto e non facciamo niente.

Anzi, continuiamo ad aumentare la popolazione e a consumare come se niente fosse.

Le nostre ‘guide’, i governanti del mondo, sembrano sordi e ciechi, assolutamente inadeguati rispetto alle attuali emergenze.

Xi è preoccupato solo di vendere e magari di fare un solo boccone di Taiwan.

Biden, trascurando i problemi legati alla sua età, è impegnato a far sì che gli USA rimangano lo stato più potente e influente del pianeta.

Putin lo stiamo vedendo: non gli pareva vero di sfruttare la provocazione del vicino per riaffermare il peso del suo stato-continente.

Tutto il resto può attendere, anche le drammatiche criticità che stanno mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della specie.

Ci siamo sempre meravigliati dei Troiani che, nonostante i tanti segnali in proposito, non sono stati capaci di interpretare e capire l’inganno del cavallo.

La storia certe volte si ripete: sempre diversa e sempre uguale.

I ciechi di Brueghel, al nostro confronto, erano dei perfetti vedenti.