Ho letto tante volte questa espressione.
Che occhieggia da tutte le produzioni degli ambientalisti.
Ma il Pianeta, la Terra, non ha bisogno di essere salvata da noi.
Ha una sua propria esistenza, una storia e un futuro già segnato.
Del tutto indipendente dalla nostra azione.
Noi possiamo solo complicargli un po’ la vita, accelerare o frenare certi processi: in minima parte, naturalmente.
Only this and nothing more.
(Per usare l’espressione del Corvo di E.A.Poe)
La Terra è nata circa 4 miliardi di anni fa dalla originaria nebulosa solare.
Se tutto va secondo le previsioni il Sole la inghiottirà tra altri 4 miliardi di anni, circa.
Dato che la Terra, come tutti gli altri corpi celesti, non è un ammasso amorfo, immodificato e immodificabile, ma un corpo soggetto ad evoluzione, sensibile alle trasformazioni e ai cambiamenti, è chiaro che nel corso della sua esistenza ha assunto e assumerà aspetti diversi, a volte compatibili con le forme di vita che ospita, altre volte ostili.
Per venire al dunque: non si tratta di salvare il Pianeta (espressione che in quanto tale, detta da noi umani, non ha alcun senso), ma di salvare noi stessi.
Si tratta di far sì che le espressioni della vita tuttora esistenti sulla faccia della Terra, sopravvivano il più a lungo possibile e meglio possibile.
Essendo noi umani dotati di un briciolo di razionalità, dovremmo sapere che cosa fare, come comportarci per conseguire l’obiettivo che ci interessa: la nostra sopravvivenza.
E invece no, dimostriamo continuamente di non sapere come garantire questa sopravvivenza, quasi di non volerla.
Più di qualunque altra specie ci adoperiamo per spegnere la vita nel Pianeta, la nostra vita prima di tutto.
Con tutti i comportamenti che sono stati più volte denunciati e adesso anche con una guerra esiziale.
Dico adesso, perché la guerra ci sta alitando in faccia, ma è noto che sono in corso molte altre guerre, alcune terrificanti sono state concluse da poco.
Insomma non solo non stiamo operando per salvarci ma sembra quasi che non sappiamo come procedere.
Eppure, visto come stanno andando le cose, è urgente che lo impariamo in tutta fretta: altrimenti la nostra fine è segnata.
Non solo e non tanto come singoli ma proprio come specie.