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In Florida un pitone di oltre 4 metri avrebbe ingoiato, tutto intero, un alligatore di 2 metri.
La cosa non sarebbe andata a buon fine perché il ‘boccone’ sarebbe risultato troppo grosso, anche per un serpente di quella mole.
Risultato finale: l’alligatore era morto stritolato dalle spire del serpente che, tuttavia, nello sforzo di ingoiare la sua preda era letteralmente scoppiato.
Uso il condizionale perché nessuno sa se la vicenda, raccontata da alcuni guardiani del parco, sia veramente accaduta.
In ogni caso mi è venuta in mente in questi giorni a proposito dell’invasione dell’Ucraina da parte dei russi.
Non so se il pitone – Putin ha ben calcolato tutte le variabili dell’operazione: per il momento sembra sia sul punto di impantanarsi.
Anziché limitarsi a fare del Donbass un solo boccone, come ha fatto con la Crimea, ha preteso di ‘papparsi’ l’intera Ucraina con il rischio concreto di fare la stessa fine del pitone della Florida.
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Com’è noto sia il popolo ucraino che quello russo sono molto attaccati alle loro tradizioni religiose.
Entrambi sono prevalentemente di fede cristiano – ortodossa per cui hanno gli stessi dogmi di fede, lo stesso clero, e la medesima liturgia.
Di fatto, poi, molti di loro pregano nella stessa lingua.
Chi pregano?
Dio, naturalmente che, presumibilmente, deve essere lo stesso per i due popoli.
Ora un popolo lo pregherà perché fermi e magari incenerisca gli invasori, l’altro perché gli conceda la vittoria contro gli infidi traditori.
Cosa farà Dio? Non è dato di sapere ma è chiaro che si troverà di fronte ad un bel rompicapo.
Succedeva anche nel Medio Evo quando i crociati combattevano contro i musulmani: gli uni e gli altri invocavano il loro Dio e in suo nome dispensavano morte a più non posso.
E’ chiaro che, anche in quel caso, si trattava dello stesso Dio ma entrambi gli schieramenti avevano almeno l’alibi del nome diverso. Ognuno invocava il proprio Dio in un suo particolare modo, con riti diversissimi e appellativi originali.
Qui l’alibi non esiste proprio in quanto anche le forme coincidono con la sostanza.
Viene da concludere: con che faccia!