Abbiamo costruito un mondo finto, con Internet e con i social.
Una volta si diceva: ‘il mondo della pubblicità è un mondo finto’.
Anche le atmosfere create da molte trasmissioni televisive, varietà e simili, venivano interpretate come mondi finti.
Quindi si può dire che la comparsa dell’attuale mondo finto che si basa su Internet e vive nei social non è una novità assoluta.
E tuttavia mi pare di cogliere una differenza fondamentale.
Quelli erano (sono) finzioni che tutti interpretavano come tali: tutti sanno che quelli sono mondi immaginari, buoni per un’evasione temporanea, da abbandonare poi a sé stessi per rientrare nella quotidianità. Cioè nel mondo che si considera ‘reale’.
L’attuale mondo finto si presenta, invece, con le vesti del ‘reale’, si spaccia per ‘reale’, viene vissuto e interpretato da molti come ‘reale’.
Gli episodi che dimostrano questo dato di fatto sono innumerevoli: si traducono in truffe, adescamenti, inganni spesso mortali.
Il fatto è che i 2 mondi viaggiano in parallelo e spesso incrociano le loro strade: direi che a volte i percorsi si sovrappongono fin quasi a confondersi.
Purtroppo questa situazione va incontro a 2 inconvenienti micidiali.
*) I 2 mondi, prima o poi, sono destinati a scontrarsi. Per tante ragioni: una su tutte. Il mondo finto vive di immaginazione e come tale si nutre di onnipotenza: là tutto o quasi è possibile, tutto è bello e desiderabile. È noto che il mondo dove trasciniamo la nostra quotidianità è molto diverso: è spesso brutto e inguardabile e ci mette talvolta in situazioni poco gradevoli, per nulla desiderabili. Quando passiamo dal primo al secondo lo shock è assicurato e possono succedere disastri. Come documenta ogni giorno la cronaca.
*) Non tutta l’umanità vive queste 2 dimensioni. Anzi direi che la maggior parte di essa vive solo una grama esistenza ‘reale’, senza sogni né illusioni, senza lustrini né fantasmagorie. L’esistenza di questa larga fetta di umanità è fatta spesso di indigenza e sofferenza. Quando questo mondo arriverà a cozzare contro il primo è facile immaginare come andrà a finire.
Le vicende dell’impero romano sono là a raccontarcelo.
Io credo che l’attuale mondo finto di Internet e dei social rappresenti una conquista positiva: permette ad un’umanità ‘sterminata’ nel numero di comunicare, di superare barriere, diversità e conflitti.
È vero che i 2 mondi parlano linguaggi diversi, mettono in piedi approcci diversi, hanno sensibilità diverse che possono portare a scontri e sfociare in vere e proprie ecatombi.
E tuttavia questo mondo finto è cresciuto a tal punto che non credo sia più possibile distruggerlo, almeno nell’immediato, forse non è nemmeno auspicabile.
Bisogna allora tentare una composizione, una integrazione.
Il mondo finto, in fondo, parla di uguaglianza e di pari opportunità. In quel mondo uno vale per quello che è, per ciò che sa fare, non per quel che possiede.
Non sarebbe male se riuscisse a traferire alcune di queste sue caratteristiche nel mondo ‘reale’.
Dove c’è chi può permettersi di viaggiare nello spazio o di farsi costruire uno yacht stratosferico e chi invece (e sono a milioni) riesce a mala pena a sopravvivere tra sofferenze e disagi di ogni tipo.
Fino a quando i secondi se ne staranno buoni e zitti a contemplare il bengodi dei primi?
Secondo le teorie ‘liberiste’ più in voga dovrebbero: nella realtà, quando ci riescono, abbattono quelle cuccagne.
Si può dar loro torto?